Saldo e Stalcio debito SPV
Francesca è gentile e precisa. Il suo è un caso tipico e non è il primo che vediamo.
E’ stata sposata, ha condiviso tutto con suo marito e all’apice della sua storia d’amore ha garantito una serie di debiti di quello che, a breve, sarebbe diventato solo un “ex”.
E questi debiti, presto o tardi, vengono sempre a galla.
Si rivolge a noi in ansia per le sempre più insistenti richieste di pagamento che giungono da una società SPV (una SPECIAL PURPOSE VEHICLE, società veicolo per la cartolarizzazione / vendita dei crediti): non li conosce né mai ha ricevuto da loro informazioni e contatti.
E soprattutto le stanno chiedendo 13.177,91 euro!
La SPV ha dichiarato a Francesca di aver comprato un credito di una banca che aveva prestato del denaro al suo ex marito tra il 2007 ed il 2008.
La SPV ha anche evidenziato a Francesca la presenza di una sua fideiussione all’ex marito: se non avesse pagato lui avrebbe saldato tutto lei!
Per Francesca quella somma è importante, è un debito di cui non si ricorda per niente dopo 15 anni di acqua sotto i ponti inoltre non ha la minima idea chi sia questa SPV e se veramente abbiano diritto a romperle le scatole!
Ci chiede di tentare un saldo e stralcio a rate: deve pensare all’attuale famiglia e far quadrare i conti. Le risorse sono poche e non può pagare ciò che le viene richiesto, al massimo una parte e pure a rate in 1 – 2 anni.
Come sempre ci occupiamo di tutto: parliamo con la SPV, chiariamo la volontà di pagare ma anche la necessità di verificare tutti gli aspetti che gravano sulla nostra cliente: origine del debito, diritti del creditore, rispetto delle norme di Banca d’Italia, del Testo Unico Bancario e soprattutto del Codice Civile!
Ed è qui che il muro di certezze della SPV si incrina sino a sgretolarsi: di fronte alle nostre ripetute richieste di evidenziare l’integrale prova del credito iniziano a tentennare e a chiedere tempo dimostrando una gentilezza prima non così evidente.
Chiediamo che le risposte che ci vengono fornite siano opportunamente sempre accompagnate da prove documentali inequivocabili.
Ed ecco che, dopo l’ennesimo confronto, giunge via pec una chiara e definitiva liberatoria: “dopo le opportune verifiche la SPV rinuncia al suo credito a lei collegato”.
Francesca si libera di tutto senza spendere un centesimo!
Rimane colpita dal fatto che un attimo primo di contattarci era disposta a versare del denaro che la SPV non aveva diritto ad incassare…
Ora un pezzo problematico della sua vita si può ritenere finalmente chiuso.
Mi raccomando: non cedete all’ansia e studiate ogni passo da compiere.