Proroga moratorie al 31 Dicembre 2021: con le nuove regole sarà un vantaggio?

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Proroga moratorie al 31 Dicembre 2021: con le nuove regole sarà un vantaggio?

Oggi parliamo del rinnovo delle moratorie bancarie attraverso il decreto “Sostegni-bis”.

Andiamo a vedere cosa cambia e soprattutto a cosa dobbiamo fare attenzione.

Siamo ad oltre un anno dall’inizio delle moratorie bancarie, una delle prime misure approntate dal governo a sostegno delle imprese colpite dagli effetti della crisi generata dalla pandemia da Covid-19.

Ad aprile del 2020, infatti, era stata data la possibilità alle imprese di sospendere i pagamenti di capitale e di interesse per mutui, leasing e finanziamenti. Era stata inoltre prevista la possibilità di prorogare la scadenza fino al settembre 2020 di tutti i contratti che avessero un termine di scadenza precedente a tale data. In questi mesi questa misura è stata ulteriormente prorogata in maniera automatica ed invariata.

Cosa è quindi successo di diverso con il decreto “Sostegni-bis”?

PRIMO ASPETTO

La moratoria sarà prorogata solo su richiesta, mentre in precedenza il rinnovo era automatico, in caso di mancata comunicazione di una volontà contraria. Oggi dobbiamo assolutamente comunicare la nostra intenzione di prorogare la moratoria.

SECONDO ASPETTO

La richiesta di rinnovo deve essere effettuata assolutamente entro il 15 giugno 2021. Se non effettuata entro questo termine la richiesta risulta irricevibile e la moratoria non verrà prorogata.

TERZO ASPETTO

La moratoria non riguarderà più la parte interessi e la parte capitale, ma solamente la parte capitale. Pertanto, tutti i finanziamenti in moratoria da luglio vedranno comunque la richiesta di pagamento di tutti gli interessi prodotti dalla sospensione. Ogni mese andremo a pagare gli interessi convenuti in contratto sul debito residuo dell’operazione messa in moratoria.

Ora facciamo tre considerazioni operative:

  • la fine della moratoria classica (capitale+interessi) ridurrà in maniera esponenziale al debito i benefici delle moratorie. Un’azienda che ha grandi debiti di capitale ancora in essere vedrà delle richieste di interessi altrettanto elevate durante i mesi. Per decidere se questa moratoria sia un’opportunità o, a conti fatti, produca semplicemente un aumento dei costi del debito, bisognerà fare una serie di considerazioni e di prospettazioni sul futuro dei flussi finanziari dell’azienda per prendere tale decisione.
  • se da luglio si decide di uscire dalle moratorie bisogna prestare attenzione a due aspetti fondamentali: in primo luogo al calcolo degli interessi prodotte dalla moratoria in quest’ultimo anno e in secondo luogo al piano di rientro che vi presenterà la banca relativamente a tutte le voci sospese. Questo aspetto è stato approfondito in un post precedente.
  • Per tutti i contratti a termine la scadenza è prorogata al 31 dicembre 2021 in automatico. Questo vuol dire avere ben sei mesi di tempo per riuscire a programmare e ristrutturare tutte queste esposizioni, magari andando utilizzare i finanziamenti contro garantiti dallo stato attraverso al medio credito centrale.

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