Io, il contactless non lo volevo!!!

Home Io, il contactless non lo volevo!!!

Io, il contactless non lo volevo!!!

Anna è la mamma di un nostro collaboratore; ha 81 anni e per lei il contante è stato, per quasi tutta la vita, l’unico strumento utilizzato per effettuare le spese quotidiane.

Poi un giorno, sono arrivate le carte di debito, i bancomat, e lei, un po’ a malincuore, si è dovuta adattare. Negli anni aveva ricevuto molte volte dai figli una raccomandazione, quella di non scrivere il codice segreto, il cosiddetto PIN, nello stesso posto in cui conservava la carta.

Così nel malaugurato caso di furto della tessera, i ladri non avrebbero potuto prelevare alcunché.

E così aveva sempre fatto, diligentemente.

Poi arrivò il momento di sostituire il suo vecchio bancomat e gliene venne assegnato uno di ultima generazione che, dotato di un microchip consentiva, per spese inferiori ai 25,00 euro, di non dover inserire il codice segreto.

Quale sarà l’utilità? si chiese Anna, prima, mi avete fatto imparare a memoria quel famoso codice ed oggi non serve più?

Per 81 anni non le era mai successo nulla, ma come si suole dire… c’è sempre una prima volta.

E così qualche giorno fa, è stata avvicinata da due zingare vestite da ragazzine italiane, che fingendo di aiutarla con il carrello della spesa le hanno sottratto il portafogli con all’interno il bancomat di “ultima generazione”.

E’ bastata mezz’ora, ossia il tempo per Anna di bloccare l’utilizzo della tessera, e le due malviventi sono riuscite a spendere in 5 esercizi commerciali quasi 120,00 euro senza che nessuno chiedesse loro il PIN.

La domanda che ci è stata posta è: ma la banca me li darà indietro questi soldi? Per un pensionato non sono pochi!

E sì perché la signora Anna si era “affezionata” al vecchio bancomat, ad inserire il PIN e questo nuovo vantaggio di poter pagare senza inserire il PIN lei non l’aveva né chiesto né voluto; il potenziale vantaggio (a lei sconosciuto) si è trasformato per Anna in un danno da 120,00 euro.

Se per pagare fosse stato necessario inserire il codice segreto, le zingarelle sarebbero rimaste a bocca asciutta.

Ad oggi, non sappiamo dare con certezza una risposta ad Anna, ma ci documenteremo questo è sicuro. Occorrerà comprendere, ad esempio, se tra le mille firme apposte nei vari appuntamenti in banca, una fosse relativa ad un’assicurazione proprio per furto del bancomat ed in più occorrerà capire l’eventuale responsabilità della banca per averci dotati di una tessera con un livello di sicurezza inferiore alla precedente.

Effettivamente se al momento di sostituire il bancomat “classico” ci venisse chiesto di scegliere tra un bancomat tradizionale o il nuovo contactless, la scelta sarebbe consapevole, ma così non è.

Anna non ha avuto scelta.

Ci informeremo e faremo sapere ad Anna e a Voi se si può o meno recuperare il maltolto.