Gli interessi illegali nei finanziamenti

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Gli interessi illegali nei finanziamenti

Oggi parliamo di finanziamenti che non hanno rate fino al prossimo anno. Parliamo del fatto che, però, un po’ di interessi illegali si formeranno lo stesso e parliamo anche del fatto che la banca potrebbe calcolare interessi su interessi e rendere così più costoso il contratto.

Partiamo da un esempio: immaginiamo uno spot pubblicitario relativo alla vendita di un prodotto. In esso si dice che il cliente può ritirare il prodotto, usarlo per sei mesi senza spendere nulla, poiché le rate inizieranno dopo sette mesi l’acquisto.

Ci siamo accorti, nel tempo, che molte aziende pubblicizzano i propri prodotti con il medesimo meccanismo.

Il fatto che non ci siano “rate da pagare”, non significa però che il rapporto non maturi interessi dal momento della sua nascita.

Il guadagno delle banche proviene dal farsi pagare il tempo per il quale devono attendere i rimborsi dei clienti. Questo tempo è remunerato dagli interessi che vengono prodotti a mano a mano che il tempo passa.

Interessi nascosti?
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Anche se “non si vedono”, gli interessi vengono calcolati e da qualche parte vanno a finire, non spariscono mai. Se la banca, all’importo finanziato, somma anche gli interessi che sta calcolando nei mesi che attende il pagamento, quindi nei mesi “senza rate”, il debito cresce. Se il debito cresce gli interessi che produce quel contratto saranno molti più del previsto. [Guarda la nostra infografica sull’argomento]

Questo meccanismo produce interessi su interessi (vedi anatocismo), può portare alla applicazione di un tasso di interesse superiore a quello effettivamente sottoscritto e può anche produrre un montante interessi maggiore rispetto a quello desumibile dalle informazioni che la banca ci ha fornito in sede precontrattuale.

Le soluzioni pratiche a questo problema sono essenzialmente due.

La prima è che, vista la poca convenienza dell’operazione, si rinunci all’acquisto del bene.

Se invece la necessità permane e si decide di accettare l’offerta prospettata dalla banca, la seconda soluzione è farsi consegnare il piano di ammortamento prima di firmare il contratto.

Il piano di ammortamento serve a verificare che il percorso del debito non cresca mai, ma parta dalle somme che si è concordato di finanziare e diminuisca progressivamente di rata in rata fino ad arrivare a zero. Con questo semplice controllo si possono distinguere i contratti trasparenti dai contratti opachi.

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