CONSOLIDAMENTO FINANZIAMENTI: CRITICITÀ E NUOVE SOLUZIONI
Oggi parliamo di pietre trovate nel deserto e parliamo di ristrutturazioni bancarie
Chissà cosa pensò Pierre-François la prima volta che vide le piramidi.
Nato ad Orgelet, un paesino nelle montagne francesi a pochi passi da Ginevra era abituato a tutt’altri paesaggi e ora stava osservando le piramidi con alle spalle il Mar Mediterraneo. Due elementi di cui gli avevano raccontato quando era piccolo, ma che fino a quel momento non aveva mai visto.
Siamo nel 1799 Pierre-François è Pierre-François Bouchard, un sottoufficiale francese di stanza in Egitto durante la campagna d’Egitto di Napoleone Bonaparte. Nel luglio di quell’anno Pierre-François è a Fort Julien, una fortezza a nord est della città di Rashid che all’epoca veniva chiamata Rosetta. In quei giorni è impegnato nei lavori di ristrutturazione del forte che era stato coinvolto in alcuni scontri militari.
Lui ancora non lo sa, ma nell’arco di poco tempo cambierà la storia dell’archeologia: durante i lavori ritroveranno infatti la famosa stele di Rosetta, una lastra che riporta il medesimo testo in geroglifico, in demotico e in greco antico.
Ciò ha reso eccezionale il ritrovamento poiché per la prima volta fu possibile tradurre i geroglifici confrontandoli con il greco antico, una lingua conosciuta. La stele di rosetta diventa il riferimento per qualsiasi approfondimento da lì in avanti per iniziare a comprendere la complicata scrittura geroglifica.
Ora nell’aprile 2020 abbiamo trovato la stele di Rosetta della ristrutturazione dei finanziamenti bancari, vale a dire il Decreto-legge Liquidità, oggi Legge 40/2020, in particolare l’articolo 13.
Per poter disciplinare correttamente l’utilizzo del fondo di garanzia fornito dallo Stato è stato definito un perimetro preciso e chiaro di utilizzo degli strumenti di ristrutturazione con parametri equi e corretti. Infatti, il testo definisce tre questioni:
1) in caso di ristrutturazione il costo del credito ristrutturato deve essere migliorato rispetto al costo del credito precedente;
2) una parte delle somme oggetto di finanziamento che produce la ristrutturazione, deve essere data libera e disponibile al debitore (nel caso specifico il 25% delle somme ristrutturate);
3) non si fa menzione di acquisizione o inasprimenti delle garanzie che verranno richieste per fare la ristrutturazione, rispetto alle garanzie richieste in precedenza.
Utilizzando questa “Stele di Rosetta” abbiamo provato a verificare le ristrutturazioni avvenute nei confronti dei nostri clienti negli ultimi 10/15 anni e abbiamo identificato una mappa di tre principali aspetti critici, che rispecchiano i tre punti precedenti.
1) la prima questione è che il costo del credito delle operazioni ristrutturate, spesso e volentieri, risulta essere gravoso e inasprito rispetto ad un soggetto (il debitore) che già si trova in uno stato di difficoltà economica;
2) le somme messe a disposizione nelle operazioni di ristrutturazioni non vengono lasciate nella disponibilità del cliente che le vede esclusivamente transitare da un punto di vista amministrativo ma non ne ha nessun controllo;
3) sono state richieste delle garanzie aggiuntive per sostenere i costi della ristrutturazione ed è stata prevista l’acquisizione di ipoteche e garanzie reali, che risultano eccessivamente gravose data la situazione di estrema difficoltà economica in cui già versa il soggetto che chiede l’esdebitazione.
Come potete immaginare questi profili di irregolarità generano una serie di conseguenze giuridiche rilevanti.
In alcune ipotesi si può immaginare di considerare nulle le operazioni di ristrutturazione.
In altri casi il costo del credito della ristrutturazione può essere visto come azzerato quindi senza applicazione di ulteriori interessi o perlomeno il costo potrebbe essere riconvertito ai tassi legali.
In ultimo è possibile immaginare la nullità di alcune garanzie reali, di alcuni impegni e di alcune fideiussioni utilizzate nella ristrutturazione stessa.
Con il prossimo post cercheremo di tracciare un perimetro chiaro e un percorso lineare per ognuna delle irregolarità rilevate, con analisi e la definizione di specifiche conseguenze.
Cercheremo di capire quindi se è possibile, e con quali risultati, verificare le operazioni già
ristrutturate e individuare quali di questi aspetti è possibile far emergere e portare di fronte all’istituto di credito.